mercoledì 2 ottobre 2013

Un grattaculo da spalmare sul pane


Nel Mendrisiotto dare a qualcuno del grattaculo non è un complimento, come credo in nessuna parte del mondo. Se però vi capita di camminare per un sentiero e sentire pronunciare un bel “gratacüü” in direzione della vegetazione, sappiate che siete al cospetto di un cespuglio di rosa canina. Il nome “canina” lo si deve alla leggenda che ha visto un soldato romano guarire dalla rabbia trasmessagli da un cane, assumendo un decotto delle sue radici. 

Le proprietà sono molteplici: è un ottimo antinfiammatorio, aumenta le difese immunitarie e previene le allergie, ottimo per tosse, raffreddore, tonsillite e otiti, ma è anche considerato un eccellente tonico contro l’esaurimento e la stanchezza. Inoltre, grazie alla quantità di vitamina C contenuta (fino a 100 volte in più di quella presente nelle arance), ha un’ottima azione antiossidante, per essere sempre giovani e belli.

Detto questo, la prossima volta che qualcuno mi darà della “gratacüü”, lo prenderò quasi come un complimento ;-). Vi lascio la ricetta per farne un’ottima marmellata, ricevuta proprio stamani dalla mia amica Paola.

MARMELLATA DI ROSA CANINA

Ingredienti:
2 Kg di bacche di rosa canina
1 sacchetto di Pec-gelfix
½ sacchetto di acido citrico
1 Kg di zucchero (o di zucchero gelatificante)
1 bustina di zucchero vanigliato

Preparazione:
Lavare le bacche, levare il gambo e il cappello nero. Mettere in una pentola, aggiungere acqua fino ad arrivare al livello delle bacche e cuocere per 30-40 minuti, fino a quando risultano tenere. Passarle nel passaverdure con griglia fine. Mettere il purè ottenuto in una pentola e aggiungerci tutti gli altri ingredienti; portare ad ebollizione continuando a mescolare. Cuocere per 4-6 minuti a fuoco vivo. Togliere dal fuoco e mescolare ancora per 1 minuto, quindi sistemare in contenitori di vetro.


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