Ho iniziato questa avventura per caso, ma neanche troppo.
Per comodità sono apparsa prima su Facebook, dove sono stata notata dal giornale "20 minuti" e da cui è nata un'intervista. Vi riporto l'immagine con riportato parte dell'articolo, e l'intervista in formato integrale apparsa su Ticinonline.ch.
Articolo su 20 minuti:
Intervista integrale:
Come nasce la sua idea di dedicare una pagina alla bellezza
del Mendrisiotto?
"È nato tutto per una questione di equilibrio. Del Mendrisiotto
ultimamente si citano soprattutto i difetti come il traffico, le aperture
domenicali del Fox Town e del Centro Ovale, o il calo dei turisti. Mettendo
sull’altro piatto i pregi spero di riportare l’ago della bilancia al centro, e
se possibile di farlo pendere verso le sue molteplici qualità".
Qual è lo scopo principale che vuole raggiungere con questa
pagina?
"Questa pagina è solo l’inizio di un progetto che vorrei
ulteriormente sviluppare. Vorrei creare un sito internet in cui poter inserire
racconti, testimonianze, immagini, curiosità, raccontare in diretta gli eventi,
dare informazioni e tanto altro. In pratica vorrei sfruttare le potenzialità del
web per creare un luogo virtuale in grado di rispecchiare quanto esiste nella
realtà, compreso l’animo di chi vi abita, e raggiungere luoghi lontani. Volendo
questa metodologia di approccio tecnologico-emozionale si potrebbe applicare
non solo a una regione ma su qualsiasi cosa, come un’industria, una città, un
marchio o un prodotto".
Nella descrizione della pagina leggo "Cercherò di
raccontarvi la mia regione, così com'è e come la vorrei". Ebbene com'è,
secondo lei, il Mendrisiotto? E come lo vorrebbe?
"Descriverlo sarà lo scopo del progetto, ma se proprio devo dirlo
in due parole direi che il Mendrisiotto è vivo, e ha tanta voglia di vivere.
Come lo vorrei? Lo vorrei più cosciente delle proprie capacità e potenzialità,
a volte dimenticate. A questo punto la pagina di Lady Mendrisiotto potrebbe
diventare utile sia come biglietto da visita verso chi non ci conosce, sia come
specchio per chi vi abita e ha voglia di riscoprirsi".
Cosa le piace di più del Mendrisiotto?
"La sua dimensione a misura d’uomo, la morfologia e la
localizzazione. Il Mendrisiotto ha la giusta dimensione per far sì che si possa
ancora parlare di un “noi” reale, che comprenda tutti; la morfologia perché si
può passare dal lago, alla collina, a sentieri impervi e tortuosi in un pomeriggio
di bicicletta; e non da ultimo apprezzo la sua localizzazione che permette in
breve tempo di essere ovunque (mare, montagna o resto del mondo grazie agli
aeroporti)".
E cosa, invece, le piace meno?
"Forse la paura di osare e il sapersi subito accontentare; sono
due fantastiche qualità legate alla prudenza e all’umiltà, ma in alcuni casi
possono risultare castranti. Penso che con un po’ più di coraggio e
lungimiranza si potrebbe raggiungere una qualità di vita ancora migliore,
sebbene sia già molto alta".
Ma la sua pagina Facebook vuole anche essere una piattaforma
di promozione turistica?
"Più che promozione turistica mi piacerebbe fare della promozione
emozionale, anche se non è detto che un domani queste due realtà possano
convivere e collaborare. Dicono non sia importante il luogo in cui si abita ma
gli occhi con cui lo si guarda: ecco, vorrei descrivere le emozioni che provo
quando mi guardo in giro, e non è detto che gli occhi attraverso cui guarderò
per raccontare siano sempre e solo i miei".
E chi si nasconde, tra l'altro, dietro allo pseudonimo Lady
Mendrisiotto?
"Una persona entusiasta, ottimista e con molte idee, a cui piace
divertirsi reinventando ogni giorno la sua regione, tempo libero a disposizione
permettendo".
Lei è nata e cresciuta nel Mendrisiotto o si è trasferita
nella regione più tardi?
"Sì, sono nata e cresciuta qui anche se nelle vene scorre sangue
di altri luoghi del Ticino. Ma forse è proprio questo il motivo per cui
apprezzo così tanto la regione: guardarla con occhi d’altrove mi ha impedito di
darla per scontata".
Se dovesse lasciare il Mendrisiotto, dove le piacerebbe
vivere?
"Ci sono molti posti in cui a volte sogno di poter vivere, a
dipendenza dell’interesse che sto seguendo in quel momento. Comunque non troppo
lontano da qui, in modo da poter tornare abbastanza spesso a casa, e per casa
intendo il Mendrisiotto e le persone a me care che vi abitano".
(http://www.tio.ch/News/Ticino/733715/Il-Mendrisiotto-non-e-soltanto-traffico-e-centri-commerciali/)
Nessun commento:
Posta un commento