Oggi
vi parlerò di un gruppo di persone che da noi hanno sempre goduto della massima
visibilità; ai tempi questo merito era affidato a una maglietta viola con
triangolo giallo riconoscibile a chilometri di distanza, mentre oggi questo dono è
presente grazie alla loro bravura (incoscienza?), che te li fa trovare su
sentieri sconosciuti e impervi, dove mai avresti creduto potesse passare una
due ruote. Di chi sto parlando? Ma naturalmente del mitico Momò Bike, gruppo
apprezzato e conosciuto non solo dagli amanti della bicicletta. Ho voluto
incontrare Mitka Fontana, presidente, per scoprire qualche cosa in più di
questo mondo fatto di sudate emozioni.
Da
quanto tempo esiste il Momò Bike?
Quest’anno
festeggiamo il 25esimo anniversario, anche se sulle nuove magliette siamo riusciti
a scrivere la data sbagliata (ride).
Da
chi è stato fondato?
Da
un gruppo di amici amanti della mountain bike in un periodo in cui esisteva
solo la bicicletta da strada. Ci è piaciuta subito l’idea di passare dalla
strada al bosco, e così abbiamo fondato il Momò Bike. Oggi contiamo circa 150
soci, di cui una cinquantina sempre attivi. È comunque una società molto amata
da chi le sta vicino; c’è molta gente che non pedala ma sul sito segue gli
avvenimenti, guarda le foto e legge i commenti: ci sono vicino.
Organizzate
gite?
Certo.
Facciamo circa 15/20 uscite ufficiali all’anno a cui partecipano mediamente
dalle 15 alle 40 persone, a dipendenza del grado di difficoltà e dalla meteo. Poi
però ci sono le gite che nascono spontaneamente tra i soci, dunque siamo sempre
in movimento.
Come
si fa a scegliere una gita adatta alle proprie capacità?
Basta
informarsi prima o fare una telefonata. A volte c’è qualcuno che osa un po’ di
più e tenta un percorso un po’ più impegnativo: non dovrà comunque temere di
rimanere da solo, vorrà però dire che magari tornerà a casa un po’ più stanco,
ma sicuramente felice. Da noi c’è posto per tutti.
Quanti
chilometri all’anno consigli di fare?
Io
non misuro i chilometri ma il piacere: se ho voglia di andare pedalo,
altrimenti faccio altro. Certo è che se si vuole godere di determinati percorsi
o affrontare una gita di qualche giorno è necessario avere nelle gambe qualche
migliaio di chilometri.
Qualche
consiglio utile per chi vuole avvicinarsi alla mountain bike?
Mettersi
in sella, osare e provare, ma soprattutto essere curiosi. Sarà quest’ultima caratteristica infatti a portarti a provare cosa vuol dire scendere 2 gradini, poi 4, e alla
fine cercare di farli in salita. La prima volta magari si
arriverà solo fino a Somazzo, poi alla Piana, poi in cima al Generoso, e il
bello della mountain bike è che per scendere non avrai solo la strada asfaltata
ma potrai scegliere uno degli innumerevoli sentieri.
Alle
Scuole Medie di Mendrisio è presente un bikepark e un pumptrack; cosa
sono?
Sono
dei parchi giochi per la bicicletta a libero accesso dove, in uno spazio
ridotto, puoi esercitare la tecnica. Nel bikepark ci sono degli ostacoli e dei
percorsi che, con un po’ di fantasia, riesci a utilizzare in modi differenti.
Invece il pumptrack ti porta a fare dei movimenti che, senza pedalare, ti
permetteranno di uscire da una curva più veloce di quando ci sei entrato. È per
chi ama le evoluzioni o per chi deve esercitarsi: pensa che anche la squadra
della Scott è venuta qui a fare un campo di allenamento.
Com’è
il rapporto dei giovani con la mountain bike?
Ai
giovani non piace fare fatica, vogliono giocare, dunque magari preferiscono
salire in seggiovia piuttosto che affrontare tre ore di salita. Qualcuno nel
gruppo del Momò Bike c’è, ma generalmente arrivano più tardi. Da orami dieci
anni però organizziamo in primavera il “Trik and trail”: è un corso aperto ai
ragazzi dalla 4a elementare fino alla 3a media per apprendere la tecnica della mountain
bike. Sono conoscenze che serviranno nella vita di tutti i giorni, perché saper
usare i freni e avere un buon equilibrio serve anche per districarsi in mezzo al traffico.
Meglio
mountain bike o bicicletta da strada?
Per
me è uguale, basta che sia una bicicletta e che ci sia da pedalare; ma se posso
scegliere, scelgo la mountain bike. Da noi c’è il Monte San Giorgio e il
Generoso, che è una fucina di sentieri eccezionale. Per la bicicletta da strada
il Mendrisiotto offre molte soddisfazioni, è necessario però scegliere i
percorsi e gli orari giusti.
Puoi
consigliarci qualche percorso in bicicletta?
Sul
nostro sito, sotto la sezione “GPS”, si trovano molti percorsi sia per mountain
bike che per bicicletta su strada. Per famiglie consiglio il giro di Santa
Margherita, per scoprire il Mendrisiotto invece un percorso a cavallo fra il San Giorgio e le
colline circostanti, mentre per gli amanti della tecnica non c’è che
l’imbarazzo della scelta: il Monte Generoso in questo senso offre parecchio.
Per
ulteriori informazioni: www.momobike.ch
Foto presa dal sito Momò Bike e filtreggiata un po' da me.
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