Il turismo di montagna cambiò radicalmente il modo di vivere
dei montanari e, nel nostro caso, anche l’occupazione del territorio. Josef
Zimmermann, un contadino di montagna di Vitznau, nel 1871 scrisse che suo
nonno, chiamato Lengwiler-Sepp, fu l’ultima persona ad aver visto gli gnomi di
montagna; più precisamente vicino la Grubisbalm Höle. La colpa di tale fenomeno
fu attribuita alla ferrovia Vitzanu-Righi, dunque oggi sappiamo chi dobbiamo
ringraziare.
Già, perché gli gnomi non sono scomparsi, ma semplicemente hanno
traslocato. Inutile dire che, sull’onda del momento, anche questi graziosi
spiriti elementari hanno varcato le Alpi in favore di una Sonnenstube più
temperata e mediterranea. Il primo gnomo lo vidi molto tempo fa sulle pendici
del Monte Generoso, mentre nel corso degli ultimi anni mi è capitato di
trovarli anche sul San Giorgio e, in alcuni casi, persino vicino all’abitato.
Grazie alle nuove tecnologie sempre a portata di mano sono riuscita inoltre a
immortalarne alcuni, a testimonianza che l’incanto della natura gode ancora di
ottima salute, la stessa di cui godono gli gnomi di montagna nel nostro
splendido Mendrisiotto.
P.S.: se anche a voi è capitato di immortalarne qualcuno inviatemi le foto, che saranno prontamente allegate all’articolo. ladymendrisiotto@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento