In questo periodo il sambuco è in fiore, e i suoi ombrelli
bianchi si vedono capeggiare un po’ ovunque. In antichità si diceva fosse una
pianta abitata da una fata benigna dai lunghi capelli d’oro ma anche da una
strega cattiva, e questa doppia personalità rispecchia sia le sue proprietà benefiche
sia quelle velenose. In generale comunque avere una pianta di sambuco vicino a
casa porta bene perché vi proteggerà dai malefici, e se costruire un flauto
magico è il sogno della vostra vita fatelo pure, a condizione che il ramo sia
preso da una pianta da cui non si possa sentire il canto del gallo, altrimenti
lo renderete muto.
In ambito terapeutico i fiori di sambuco possiedono qualità
sudorifere, aiutano l’apparato respiratorio e circolatorio, e si usa berne un
infuso in caso di febbre, tosse, asma e reumatismi.
Per ciò che mi concerne invece i fiori di sambuco sono sinonimo di
“Signora Luisa”, una vicina di casa che ne faceva sciroppo e gazzosa, il cui
odore ancora oggi mi riporta a quei momenti della lontana (lontanuccia?)
infanzia. In suo onore ho preparato una torta con i fiori di sambuco
di cui vi riporto la ricetta.
INGREDIENTI:
- 1 manciata di fiori di sambuco
- 120 gr di farina bianca
- 150 gr di burro
- 200 gr di farina di polenta gialla
- 150 gr di zucchero
- un po’ di latte
- 1 uovo
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- zucchero al velo
PREPARAZIONE:
In una scodella mescolate le due farine, il lievito e i fiori di sambuco. A parte lavorate il burro con lo zucchero e incorporatelo assieme a tutti gli altri ingredienti e alla miscela di farine/fiori; aggiungete latte a sufficienza fino ad ottenere un composto morbido e liscio. Versate in una tortiera imburrata e infarinata. Cuocete a forno statico a 180 gradi per 50 minuti. Togliete, lasciate raffreddare, spolverate con lo zucchero a velo e… viva la Luisa!
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