giovedì 30 maggio 2013
Snack celestiale
L'ideale sarebbe guardare il Mendrisiotto mangiando popcorn; anche il cielo si è soffermato sulla nostra bellissima regione, sgranocchiando nuvole pop.
(Fotografia scattata oggi, in zona Villa Foresta a Mendrisio)
mercoledì 29 maggio 2013
Considerazioni bagnate
Con tutta questa pioggia ho capito che:
- Il
verde della natura è un colore indelebile.
- Per
il Mendrisiotto non riecheggiano più risa, ma risaie.
- Fare
la muffa non è solo un modo di dire, ma anche una condizione fisica.
- Formaggio
stagionato non vorrà più dire maturo, ma umido.
- “L’è
via cul su” non sarà più riferito a una persona sbadata, ma a qualcuno che si
assenta per diverso tempo.
- Il
Mendrisiotto ha proprietà galleggianti.
- Che
il Ticino sia la Sonnenstube della Svizzera, è una leggenda.
- “Vent
frecc, ven da matina” è una tipica canzone primaverile.
- Diluvio
universale vuol dire che piove in un verso solo, che solitamente corrisponde
alla direzione della tua faccia.
- Le
persone sole in questo momento sono molto desiderate.
- Il nostro Governo deve averne combinata una molto grossa.
- Se
il detto “L’acqua da Com l’è gnanca a se da bagnà i pom” è vero, questa
perturbazione non viene da lì.
Naturalmente
mi piacerebbe condividere anche le vostre considerazioni ;-).
martedì 28 maggio 2013
Cucina Thai di casa nostra
È
iniziato tutto una sera in cui per cena avevamo voglia di qualche cosa di
diverso, contenente quel certo non so che, ma soprattutto che desse poco da
fare. Et voilà: il take away Thai di Balerna ci è sembrata la soluzione migliore.
Il locale è spoglio, o forse è solo un’impressione visto che la padrona è così
piccolina e il negozio così grande. La proprietaria, la Signora Dang, potrebbe
avere dai 20 agli 80 anni o forse addirittura 60 tutti assieme, perché non l’ho
mai vista invecchiare un giorno da quando la frequento. All’inizio, quando
effettuavo una comanda, lei rideva sempre: “hi hi hi”. Ma un “hi hi hi” vero
non solo scritto, una risata alla “acca i acca i acca i”, e ora credo anche di
averne capito il perché. Sicuramente nella sua tradizione culinaria, come in
tutte le altre, esistono abbinamenti corretti e altri assurdi, di cui
naturalmente io abuso. La prima volta è accaduto quando le chiesi gli
spaghettini di soia con il tonno piccante (“hi hi hi”), e un’altra in cui
volevo del manzo in salsa sopra il riso jasmine (“hi hi hi); il che credo
corrisponda a un nostro piatto di polenta accompagnato da risotto, con sopra
una buona quantità di minestrone. Ma la cosa più strabiliante di questa
esperienza con il take away Thai, è quando l’ho sentito raccontare da altri, e
non mi è sembrato vero.
Da un po’ di tempo seguo i racconti di viaggio di Giovy
Malfiori, una blogger che apprezzo e che mi ha ispirato ad aprirne uno tutto
mio. Leggi di Londra, di Messico, di Senegal, di Cuba e di Isole Faroer poi,
posizionata lì in mezzo a queste mete da sogno, c’è lei: Balerna e la Signora
Dang. Ma come: in Emilia si parla di Balerna? Certo e, spulciando fra i suoi
scritti trovi anche il Rabadan, la Valle Maggia, il Tamaro, la Resega e
l’Hockey Club Lugano. Non so, ma sentire i tuoi luoghi raccontati da altri li
fa apparire diversi, li rende magici, o forse semplicemente li fa riaffiorare
dal torpore in cui la quotidianità li nasconde. E così mi sono ritrovata a
pensare alla Signora Dang indossando impressioni e sentimenti altrui, con il
risultato che ieri sera, inutile dirlo, non ho potuto fare a meno di passare da
lei per sentire il suono scintillante del suo "Hi hi hi".
lunedì 27 maggio 2013
Gira pagina: fai girare la cultura!
Navigando in rete mi sono imbattuta in una iniziativa degna di nota, che desidero proporvi. Se poi appartenete anche a una piccola realtà culturale e sociale della nostra zona e avete in testa un progetto
legato alla promozione della cultura, nel rispetto del riciclo e del
riutilizzo, questo articolo farà per voi. Ananse
Communication è un’agenzia di comunicazione e management di Stabio che ha indetto
un concorso per selezionare dieci progetti culturali da inserire in un
agenda per giovani, raccontati da personalità attive su Twitter. Legando la
metodologia di comunicazione dei social network a progetti culturali e sociali, spera di raggiungere e sensibilizzare il maggior numero possibile di ragazzi. Possono
partecipare tutte le realtà legate a forme di espressione culturale (come
letteratura, teatro, danza, cinema, musica, …), con un progetto da realizzare
non superiore ai 12'000 Franchi, possibilmente rivolto ai giovani tra i 15 e 25
anni ed essere economicamente sostenibili. I migliori 20 progetti saranno messi
in rete e votati dagli internauti. Se
invece vi interessa proporvi come “Tweet Star” per raccontare un
progetto sull’agenda #faigirarelacultura, annunciatevi via Twitter al testimonial
d’eccezione @murakamimao o sul suo blog murakamimao.wordpress.com.
Il
termine di iscrizione al concorso scade sabato 1° giugno dunque, se siete fra gli
interessati, scaricate subito il bando e partecipate a #faigirarelacultura! anansecommunication.com
domenica 26 maggio 2013
Un sabato fra asini e vino
Ieri
è stata una giornata ricca di opposti: ci sono stati la pioggia e il sole, il
caldo della condivisione e il freddo delle cantine, il pane nero e il vino
bianco, il rumore dell’incitamento e il silenzio del riposo.
Sono partita
visitando la nuova Cantina del Tenimento dell’Ör a Genestrerio, che è
strepitosa, considerando poi che non erano messi così male nemmeno ad Arzo. La
nuova costruzione è moderna, lineare, tecnologica e funzionale, inserita in un
contesto naturalistico esclusivo, da cui si gode una vista sul Mendrisiotto che
farebbe invecchiare bene anche le persone, non solo il vino. A chi teme manchi
l’atmosfera e il calore delle cantine tradizionali dovrà fare quattro
chiacchiere con il proprietario: il Signor Perler. Secondo lui per fare un buon
vino sono necessarie almeno tre vite intere e, credendo nella reincarnazione, dichiara
di non essere impaziente (dimostrando così di essere persino modesto). La nuova
costruzione è stata voluta e ideata da lui: “Non per fare del teatro – ha
ammesso – ma per fare del buon vino”. Infatti il suo cambiamento non è stato
voluto per assecondare la moda delle Cantine d’autore, ma per assecondare il
bisogno del vino in tutti i suoi delicati passaggi, dalla raccolta alla
spedizione. Il compito di suggellare il successo delle sue intuizioni e
passioni è affidato naturalmente ai vini da lui creati e, guardando i volti
delle persone intente a degustare, direi proprio che ci è riuscito.
(La
manifestazione Cantine Aperte termina questa sera alle 18. Programma e
informazioni su www.ticinowine.ch)
Passiamo
al Palio degli asini di Mendrisio. Quando sono arrivata l’atmosfera di Piazza
del Ponte era bollente, e non certo per la temperatura dell’aria. Si stavano
svolgendo gli ultimi giochi prima del Palio e la lotta per il primo posto era
serratissima. All’arrivo dei fantini è calato nell’arena un silenzio rispettoso,
a cui è seguito un vociare sommesso all’entrata in campo degli asinelli. Le
inferriate posizionate ai bordi della pista sono state sostituite da migliaia
di manine speranzose di accarezzare quei musi arruffati, per lo più rimaste
insoddisfatte. Il sedere dei fantini posto sul dorso dei ciuchi ha ridato avvio
a grida di sostegno e di incitamento, a cui è seguito l’inizio della gara.
Bene. Si parte. Tutti pronti. Via. Somaro A supera somaro B? Spintoni,
velocità, tensione, testa a testa? Bé no, dimenticate il Palio di Siena, le
corse dei cavalli ma anche quella delle lumache: qui al via non si è mosso
nulla, un fermo immagine durato a lungo. A questo punto il tifo dagli spalti è letteralmente
esploso, e i fantini hanno cercato di prodigarsi come meglio potevano. Chi ha
abbracciato il somaro al collo, chi gli ha accarezzato la barbetta, chi si è
posizionato sul sedere e ancora un po’ più in là, chi gli ha tirato vigorose
sculacciate, chi gli saltellava sul dorso a mò di stantuffo: insomma, per un
giorno a cascare non sono stati gli asini, ma i fantini. Alla fine ha vinto
Villa Furesta con un’asinella quieta e gentile che, malgrado un inizio in
retromarcia, è stata l’unica a completare i cinque giri richiesti. Con questo Villa
Furesta si è portata a casa anche la coppa della trentunesima
edizione dei giochi: dunque arrivederci all’anno prossimo.
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giovedì 23 maggio 2013
Il Palio degli Asini visto da un fantino
Oltre a Cantine Aperte questo
fine settimana si svolgerà a Mendrisio l’attesissimo Palio degli Asini, giunto
alla sua trentunesima edizione. Allegria, giochi, divertimento, colori, odori
ed emozioni fanno da cornice a un evento che per la sua genuinità e spontaneità
si è guadagnato un posto sia nell’elenco delle tradizioni che nel cuore dei
momò. Per capire meglio di cosa stiamo parlando ho chiesto a un ex fantino (ex
solo perché per ora è espatriato dal suo rione) di raccontarci la sua
esperienza. Si tratta di Dario Engeler, presidente del rione Vila Furesta, a
cui ha regalato la vittoria nel 2001.
(foto di Dario Engeler scattata da Fiorenzo Maffi)
Dario, come
è nata la tua avventura di fantino? L'avventura è nata per caso anche se era
solo questione di tempo, visto che da anni partecipavo ai giochi del Palio per
il mio rione.
Per
te cosa significa il Palio di Mendrisio? Due parole in particolare: festa e
amicizia, soprattutto per bambini e famiglie.
Cosa
vuol dire cavalcare un asino? L'asino è un animale che trasmette forza, ci si
accorge subito quando cerca di buttarti a terra; ma cavalcarlo vuol dire passare
il tempo a implorarlo di camminare o trotterellare, impresa che tra l’altro si
rivela il più delle volte vana.
Come
si fa a condurre un asino? Allenarsi è impossibile e inutile, anche perché gli
asini vengono scelti a caso in tutto il Cantone e sono attribuiti ai fantini
tramite sorteggio. Condurlo vuol dire cercare di stargli sul dorso il più
possibile; da parte mia spostavo il peso verso il collo o il sedere, sperando
gli fosse cosa gradita. Comunque il mio trucco consisteva nel sussurargli
all'orecchio parole dolci e simpatiche a seconda del sesso, anche se non sempre
funzionava.
Sei
anche un appassionato motociclista: spiega le differenze e similitudini tra
guidare una moto o un asino. La moto asseconda ogni mio gesto, l'asino assolutamente
no. Per me la moto si può paragonare a un cavallo, l'asino invece decide lui se
vuole o meno fare una cosa, ed è questo il bello.
Che
consiglio daresti ai fantini alle prime armi? Di non cercare di stare in groppa
a un asino che vuole buttarvi a terra, perché potreste farvi male.
E
agli asini alla loro prima gara? Di lasciarsi andare per un giorno e di farsi
una bella corsetta spensierata e sana per almeno cinque giri.
Per
te cos’è il Mendrisiotto? Festa ed amicizia.... un po’ come il Palio degli
Asini. Ma anche buona qualità di vita e attenzione alle tradizioni, con uno
sguardo verso il futuro.
Il
Palio degli Asini si terrà in Piazza del Ponte (quella dell’ex Jelmoli) a
Mendrisio. I giochi inizieranno venerdì alle 18.30 e si concluderanno sabato
sera. La corsa degli asini è prevista alle 17.00 di sabato. Programma
dettagliato su www.paliodimendrisio.ch
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mercoledì 22 maggio 2013
Cantine aperte, cantine scoperte
Il prossimo fine settimana 56 cantine
di tutto il Cantone, di cui 23 nel Mendrisiotto, apriranno i battenti a coloro
che vorranno scoprire e condividere la cultura del vino. La manifestazione
Cantine Aperte è alla sua 15esima edizione e coinvolge circa 12'000 visitatori.
Quest’anno le novità sono molte, soprattutto la possibilità di poter usufruire
di bus navetta gratuiti che collegano le principali cantine alle stazioni (con
cui c’è una convenzione particolare), e la collaborazione con Ticino a Tavola,
dove 49 ristoranti (di cui 10 nel Mendrisiotto), offriranno nei loro menù
piatti studiati con abbinamenti di vini ticinesi.
Se potete vi consiglio di andare a
visitare almeno una cantina; se sarà la vostra prima volta vi assicuro che ne
rimarrete affascinati, se invece siete degli abituè del mondo dell’enologia sarà
un modo di consolidare la vostra amicizia con Bacco. Oltre a scoprire il luogo
in cui “tutto accade” e a gustare gli ottimi prodotti finali, se riuscite avvicinatevi all’enologo e fatevi raccontare da lui. Vi sentirete risucchiati
nella terra, sciolti nell’acqua che nutre, scorrere nella linfa delle viti,
sbocciare nei suoi fiori, solleticare dalle foglie, impollinare, diventare
acini, maturare, aumentare di dolcezza e accarezzare ogni giorno fino al
momento della vendemmia. Qui sentirete la vostra anima unirsi a quella di altri
in una danza di sapori e di aromi diretta dall’enologo stesso e, quando la
festa sarà finita e sarà ora di andare a dormire, sarà ancora lui a vegliare
sul vostro sonno, a cullarvi e a pensare al vostro sviluppo. Finita la fase
embrionale verrete imbottigliati e presentati al pubblico, pronto a gustarvi e
ad apprezzarvi per ciò che siete. Quando questo momento accadrà ricordatevi però
di voltarvi un’ultima volta a ringraziare l’artefice di tutto ciò, l’enologo,
che come un padre premuroso avrà saputo vegliare sulla vostra crescita, e come un
padre fiero ed orgoglioso vi guarderà partire per il mondo, sperando che ora, a
scrivere la storia, siate voi.
Cantine del Mendrisiotto:
- Agriloro – Genestrerio
- Albaino – Novazzano
- Brivio Vini – Mendrisio
- Azienda Vitivinicola Davide Cadenazzi - Corteglia
- Campaccio - Mendrisio
- Cantina Sociale - Mendrisio
- Cantina Cavallini - Cabbio
- Azienda Vinicola Cormano - Morbio Inferiore
- Fratelli Corti - Balerna
- Fawino - Mendrisio
- Ferrari Roberto e Andrea - Capolago
- Fumagalli - Balerna
- Gialdi Vini - Mendrisio
- Azienda Vitivinicola La Costa - Novazzano
- Cantine Latini - Tremona
- Azienda Agraria Cantonale di Mezzana - Balerna
- Monticello Vini - Mendrisio
- Parravicini Vitivinicoltori - Corteglia
- Vini Rovio Gianfranco Chiesa - Rovio
- Cantina Rubio - Salorino
- Cantina Tagliabue - Salorino
- Tenuta Vitivinicola Trapletti - Balerna
- Valsangiacomo Vini - Mendrisio
Informazioni: www.ticinowine.ch
Ristoranti con menù
abbinati:
- Grotto Loverciano – Castel San Pietro
- Ristorante Al Gaggio – Novazzano
- Ul Furmighin – Sagno
- Ristorante Caffè Sociale – Riva San Vitale
- Grotto del Giuvan – Salorino
- Hotel Lago di Lugano – Bissone
- Ristorante Vetta Monte Generoso
- Ristorante Al Torchio Antico – Arzo
- Ristorante Grotto Moderno – Novazzano
- Grotto Santa Margherita – Stabio
Informazioni: www.ticinoatavola.ch
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