Oltre
ai temporali e all’inizio delle scuole c’è un altro evento che caratterizza
appieno la fine dell’estate: il Festival Internazionale di Narrazione ad Arzo.
Non so se per il tepore del sole, la luce più calda, le persone abbronzate o i
luoghi maturi dopo una stagione passata a riposare, ma del Festival ho sempre
un gradito ricordo.
Si trova di tutto, dal teatro denuncia ai racconti per i
più piccoli, come dallo spettacolo ironico a quello doppiato con la lingua dei
segni; il tutto sparso per le caratteristiche corti di Arzo e la cava di marmo,
sostenuto qua e la da squisiti spazi ristoro.
Ma se c’è una cosa che subito
lego al Festival della narrazione è la passione; quella che trasuda da chiunque
sia davanti a voi, in qualsiasi forma si esprima e da qualsivoglia storia sia sostenuto.
A chi lo ascolta può venire in mente solo una cosa, e cioè che quella persona
in quel momento non potrebbe essere da nessun altra parte, a fare null’altro: come fosse nato solo per quell’istante. Dunque andateci,
sarebbe peccato perdersi questi momenti perfetti per loro, che lo potrebbero diventare
anche per voi.
Nessun commento:
Posta un commento