martedì 28 maggio 2013

Cucina Thai di casa nostra

È iniziato tutto una sera in cui per cena avevamo voglia di qualche cosa di diverso, contenente quel certo non so che, ma soprattutto che desse poco da fare. Et voilà: il take away Thai di Balerna ci è sembrata la soluzione migliore. Il locale è spoglio, o forse è solo un’impressione visto che la padrona è così piccolina e il negozio così grande. La proprietaria, la Signora Dang, potrebbe avere dai 20 agli 80 anni o forse addirittura 60 tutti assieme, perché non l’ho mai vista invecchiare un giorno da quando la frequento. All’inizio, quando effettuavo una comanda, lei rideva sempre: “hi hi hi”. Ma un “hi hi hi” vero non solo scritto, una risata alla “acca i acca i acca i”, e ora credo anche di averne capito il perché. Sicuramente nella sua tradizione culinaria, come in tutte le altre, esistono abbinamenti corretti e altri assurdi, di cui naturalmente io abuso. La prima volta è accaduto quando le chiesi gli spaghettini di soia con il tonno piccante (“hi hi hi”), e un’altra in cui volevo del manzo in salsa sopra il riso jasmine (“hi hi hi); il che credo corrisponda a un nostro piatto di polenta accompagnato da risotto, con sopra una buona quantità di minestrone. Ma la cosa più strabiliante di questa esperienza con il take away Thai, è quando l’ho sentito raccontare da altri, e non mi è sembrato vero.

Da un po’ di tempo seguo i racconti di viaggio di Giovy Malfiori, una blogger che apprezzo e che mi ha ispirato ad aprirne uno tutto mio. Leggi di Londra, di Messico, di Senegal, di Cuba e di Isole Faroer poi, posizionata lì in mezzo a queste mete da sogno, c’è lei: Balerna e la Signora Dang. Ma come: in Emilia si parla di Balerna? Certo e, spulciando fra i suoi scritti trovi anche il Rabadan, la Valle Maggia, il Tamaro, la Resega e l’Hockey Club Lugano. Non so, ma sentire i tuoi luoghi raccontati da altri li fa apparire diversi, li rende magici, o forse semplicemente li fa riaffiorare dal torpore in cui la quotidianità li nasconde. E così mi sono ritrovata a pensare alla Signora Dang indossando impressioni e sentimenti altrui, con il risultato che ieri sera, inutile dirlo, non ho potuto fare a meno di passare da lei per sentire il suono scintillante del suo "Hi hi hi".

Ecco il racconto della Signora Dang scritto da Giovy e, se potete, seguitela, perché è proprio brava! emotionrit.blogspot.ch

4 commenti:

  1. Grazie mille per quello che dici sul mio blog e sul mio modo di raccontare.
    Apprezzo tantissimo.
    La Dang è davvero un essere mitologico :)

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  2. Grazie a te per come sei :-)! We love Dang forever!

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  3. salve.... da poco tempo è presente a Cantù (COMO) un piccolo ristorante e take away , la propietaria una gentilissima signora thai originale di Nan, nord thailandia, prepara deliziosi piatti freschi , tutti cucinati al momento, davvero deliziosi....io mi sono da subito innamorata ! se vi puo' interessare il ristorante si chiama SAWATDEE KA THAI FOOD lo consiglio :) grazie ciao Serena.

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  4. Grazie mille Serena per la dritta, che non mancherò di "visitare" al più presto ;-).
    Ciao :-)

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