domenica 15 settembre 2013

Mendrisiotto e Mountain Bike: accoppiata vincente!


Oggi vi parlerò di un gruppo di persone che da noi hanno sempre goduto della massima visibilità; ai tempi questo merito era affidato a una maglietta viola con triangolo giallo riconoscibile a chilometri di distanza, mentre oggi questo dono è presente grazie alla loro bravura (incoscienza?), che te li fa trovare su sentieri sconosciuti e impervi, dove mai avresti creduto potesse passare una due ruote. Di chi sto parlando? Ma naturalmente del mitico Momò Bike, gruppo apprezzato e conosciuto non solo dagli amanti della bicicletta. Ho voluto incontrare Mitka Fontana, presidente, per scoprire qualche cosa in più di questo mondo fatto di sudate emozioni.

Da quanto tempo esiste il Momò Bike?
Quest’anno festeggiamo il 25esimo anniversario, anche se sulle nuove magliette siamo riusciti a scrivere la data sbagliata (ride).

Da chi è stato fondato?
Da un gruppo di amici amanti della mountain bike in un periodo in cui esisteva solo la bicicletta da strada. Ci è piaciuta subito l’idea di passare dalla strada al bosco, e così abbiamo fondato il Momò Bike. Oggi contiamo circa 150 soci, di cui una cinquantina sempre attivi. È comunque una società molto amata da chi le sta vicino; c’è molta gente che non pedala ma sul sito segue gli avvenimenti, guarda le foto e legge i commenti: ci sono vicino.

Organizzate gite?
Certo. Facciamo circa 15/20 uscite ufficiali all’anno a cui partecipano mediamente dalle 15 alle 40 persone, a dipendenza del grado di difficoltà e dalla meteo. Poi però ci sono le gite che nascono spontaneamente tra i soci, dunque siamo sempre in movimento.

Come si fa a scegliere una gita adatta alle proprie capacità?
Basta informarsi prima o fare una telefonata. A volte c’è qualcuno che osa un po’ di più e tenta un percorso un po’ più impegnativo: non dovrà comunque temere di rimanere da solo, vorrà però dire che magari tornerà a casa un po’ più stanco, ma sicuramente felice. Da noi c’è posto per tutti.

Quanti chilometri all’anno consigli di fare?
Io non misuro i chilometri ma il piacere: se ho voglia di andare pedalo, altrimenti faccio altro. Certo è che se si vuole godere di determinati percorsi o affrontare una gita di qualche giorno è necessario avere nelle gambe qualche migliaio di chilometri.

Qualche consiglio utile per chi vuole avvicinarsi alla mountain bike?
Mettersi in sella, osare e provare, ma soprattutto essere curiosi. Sarà quest’ultima caratteristica infatti a portarti a provare cosa vuol dire scendere 2 gradini, poi 4, e alla fine cercare di farli in salita. La prima volta magari si arriverà solo fino a Somazzo, poi alla Piana, poi in cima al Generoso, e il bello della mountain bike è che per scendere non avrai solo la strada asfaltata ma potrai scegliere uno degli innumerevoli sentieri.

Alle Scuole Medie di Mendrisio è presente un bikepark e un pumptrack; cosa sono?
Sono dei parchi giochi per la bicicletta a libero accesso dove, in uno spazio ridotto, puoi esercitare la tecnica. Nel bikepark ci sono degli ostacoli e dei percorsi che, con un po’ di fantasia, riesci a utilizzare in modi differenti. Invece il pumptrack ti porta a fare dei movimenti che, senza pedalare, ti permetteranno di uscire da una curva più veloce di quando ci sei entrato. È per chi ama le evoluzioni o per chi deve esercitarsi: pensa che anche la squadra della Scott è venuta qui a fare un campo di allenamento.

Com’è il rapporto dei giovani con la mountain bike?
Ai giovani non piace fare fatica, vogliono giocare, dunque magari preferiscono salire in seggiovia piuttosto che affrontare tre ore di salita. Qualcuno nel gruppo del Momò Bike c’è, ma generalmente arrivano più tardi. Da orami dieci anni però organizziamo in primavera il “Trik and trail”: è un corso aperto ai ragazzi dalla 4a elementare fino alla 3a media per apprendere la tecnica della mountain bike. Sono conoscenze che serviranno nella vita di tutti i giorni, perché saper usare i freni e avere un buon equilibrio serve anche per districarsi in mezzo al traffico.

Meglio mountain bike o bicicletta da strada?
Per me è uguale, basta che sia una bicicletta e che ci sia da pedalare; ma se posso scegliere, scelgo la mountain bike. Da noi c’è il Monte San Giorgio e il Generoso, che è una fucina di sentieri eccezionale. Per la bicicletta da strada il Mendrisiotto offre molte soddisfazioni, è necessario però scegliere i percorsi e gli orari giusti.

Puoi consigliarci qualche percorso in bicicletta?
Sul nostro sito, sotto la sezione “GPS”, si trovano molti percorsi sia per mountain bike che per bicicletta su strada. Per famiglie consiglio il giro di Santa Margherita, per scoprire il Mendrisiotto invece un percorso a cavallo fra il San Giorgio e le colline circostanti, mentre per gli amanti della tecnica non c’è che l’imbarazzo della scelta: il Monte Generoso in questo senso offre parecchio.


Per ulteriori informazioni: www.momobike.ch

Foto presa dal sito Momò Bike e filtreggiata un po' da me.

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