giovedì 19 settembre 2013

Ma quanto sono fichi i momò?!


Oggi vi parlerò del fico, frutto di stagione di cui vado enormemente ghiotta. È necessario in quanto, doveste utilizzare la formula dialettale del nome, potreste incappare in alcune imbarazzanti situazioni. Ad esempio, se siete intenti alla raccolta del prelibato e roseo frutto, non dite al passante "Che bel sta sül figh" o "Ta tiri un figh" con l'intento di passargliene uno, perché potrebbe capire altro. 

  • Ta tiri un figh = ti tiro un pugno, un cazzotto.
  • Giò d’un figh = persona svogliata, demoralizzata, malconcia.
  • In sül figh = colto in fallo, in flagrante.
  • Sül figh = compimento dell’atto sessuale.
  • Indormentass sül figh = indugiare, lasciarsi sfuggire un affare.
  • Pelà i figh = perdere tempo, trastullarsi.
  • Saltà giü dal figh = svegliarsi, disincantarsi.
  • Vess incöö sü n figh e doman sü na poma = essere indeciso.
  • Figh da Spagna = ficodindia
  • Figh moll = persona senza energia, fiacca
  • Voré mangià i figh peraa = pretendere il meglio.
  • Un figh sécch = no, per niente.
  • Figh dala Madòna = varietà di fico piccolo, con buccia chiara (anche se io lo uso per indicare una persona molto carismatica ;-)). 

E mi raccomando, se vedete qualcuno intento a raccogliere fichi non ditegli “Ta fet ul figatt”, perché anche questa, è tutta un’altra storia.


Inviatemi o postate ricette di marmellate, torte, terrine o altro a base di fichi, per una condivisione tutta momò, il popolo più fico che ci sia :-)!



Nessun commento:

Posta un commento