lunedì 8 luglio 2013

Tesoro: mi si sono ristretti i ragazzi

Il turismo di montagna cambiò radicalmente il modo di vivere dei montanari e, nel nostro caso, anche l’occupazione del territorio. Josef Zimmermann, un contadino di montagna di Vitznau, nel 1871 scrisse che suo nonno, chiamato Lengwiler-Sepp, fu l’ultima persona ad aver visto gli gnomi di montagna; più precisamente vicino la Grubisbalm Höle. La colpa di tale fenomeno fu attribuita alla ferrovia Vitzanu-Righi, dunque oggi sappiamo chi dobbiamo ringraziare. 
Già, perché gli gnomi non sono scomparsi, ma semplicemente hanno traslocato. Inutile dire che, sull’onda del momento, anche questi graziosi spiriti elementari hanno varcato le Alpi in favore di una Sonnenstube più temperata e mediterranea. Il primo gnomo lo vidi molto tempo fa sulle pendici del Monte Generoso, mentre nel corso degli ultimi anni mi è capitato di trovarli anche sul San Giorgio e, in alcuni casi, persino vicino all’abitato. 
Grazie alle nuove tecnologie sempre a portata di mano sono riuscita inoltre a immortalarne alcuni, a testimonianza che l’incanto della natura gode ancora di ottima salute, la stessa di cui godono gli gnomi di montagna nel nostro splendido Mendrisiotto.



P.S.: se anche a voi è capitato di immortalarne qualcuno inviatemi le foto, che saranno prontamente allegate all’articolo. ladymendrisiotto@gmail.com


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