Nel
Mendrisiotto è appena stata scoperta in un campo incolto una nuova pianta
erbacea: il papapevero (in dialetto papavicc). Molto simile al papavero, il
papapevero si distingue facilmente grazie ad alcune determinate caratteristiche.
L’aspetto è tipico della famiglia delle papaveraceae, con petali rossi leggeri
e delicati e pistilli neri da cui, in questa specie, ne fuoriesce uno più
grande striato di giallo e nero, chiamato apistillo. Solitamente cresce in
colonie numerose, dette anche arnie dei campi. L’uso della pianta è molto
variegato: dal polline si può estrarre del miele di qualità pappavera reale e,
lasciando macerare il fiore nell’olio, si ottiene una cera ottima per
confezionare candele profumate o da passare su mobili in legno. Unica
raccomandazione consiste nel prestare attenzione durante la raccolta: per
evitare di essere punti dall’apistillo consigliamo di preventivamente soffiare
un po’ di fumo sui fiori alti alti alti ma, non dovesse bastare, sappiate che Nilla
Pizzi vi direbbe: “che cosa ci vuoi far”.
Ecco
la foto del papapevero (o papavicc):
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